Alla luce delle minacce israeliane, Mikati ha sottolineato l’appello del ministro Lammy alla moderazione per evitare ulteriori scontri nella regione.
Secondo l’account di Twitter del governo libanese, Lammy ha anche chiesto di risolvere i conflitti pacificamente ed attraverso l’attuazione di risoluzioni internazionali pertinenti.
Le autorità britanniche hanno accolto con favore la dichiarazione del governo libanese che sollecita la fine di ogni violenza.
Sul suo account di Twitter, Lammy ha espresso la sua preoccupazione per l’escalation della tensione ed ha convenuto che l’espansione del conflitto nella regione non giova a nessuno.
Recentemente, Libano ha rinnovato la posizione per un cessate il fuoco globale e la piena attuazione della risoluzione internazionale 1701, per porre fine all’attuale ciclo di violenza.
Attraverso un comunicato, ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco sostenibile sui fronti come unica soluzione possibile per evitare ulteriori perdite umane ed un ulteriore aggravamento della situazione nell’area.
La dichiarazione del primo ministro libanese è avvenuta in un contesto di crescente tensione a seguito dell’impatto, giorni fa, di un missile intercettore israeliano, lanciato dal sistema Iron Dome, che ha ucciso 12 persone a Majdal Shams, nel Golan siriano occupato, ed ha provocato 30 feriti, alcuni dei quali sono in condizione critica.
Fin dal primo istante dell’accaduto, la Resistenza libanese (Hezbollah) ha negato categoricamente la propria responsabilità nell’attacco ed ha affermato che non aveva nulla a che fare con l’evento, contrariamente alle dichiarazioni israeliane al riguardo ed a quanto riportato da alcuni mass media.
Yodeni Masó Aguila, corrispondente di Prensa Latina in Libano