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In Uruguay la Corte Suprema di Giustizia conferma la condanna per sparizione forzata

Montevideo, 4 set (Prensa Latina) La Corte Suprema di Giustizia (CSG) dell'Uruguay ha confermato oggi la condanna a 25 anni di carcere contro due militari per la scomparsa forzata del militante comunista, Óscar Tassino.

La CSG ha ritenuto gli ex-militari Jorge Pajarito Silveira ed Ernesto Ramas responsabili di sei reati di privazione della libertà, quattro reati di abuso di autorità contro detenuti, quattro di lesioni gravi ed un reato di sparizione forzata.
“La sparizione forzata è accertata, anche quando non vengono ritrovati i resti di Tassino, ed inoltre è incontestabile la permanenza del delitto, proprio perché, non comparendo, il delitto si perpetua fino ai giorni nostri”, si legge nella sentenza.
Questa è la prima volta che la CSG ammette la qualificazione del reato di sparizione forzata.
“Il crimine continuerà a essere commesso finché i resti non saranno recuperati o non si conoscerà il loro destino”, si legge nella sentenza.
Per questo motivo è stato condannato anche l’ex militare Eduardo Ferro. Nel settembre del 2023, la giudice Silvia Urioste ha disposto, in primo grado, una condanna a 21 anni di reclusione per il reato di sparizione forzata.
Óscar Tassino fu arrestato il 19 luglio 1977 in un’operazione effettuata da Ferro, allora capitano, Ernesto Ramas e Jorge Pajarito Silveira.
È stato torturato nel centro di detenzione di La Tablada. I suoi resti non si sono mai trovati.

Ig/ool

 

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