Il forum che si è svolto il 10 e 11 settembre aveva tra i suoi obiettivi la rivendicazione dell’unità di tutti i rivoluzionari.
Dalla Casa de las Americas ratifichiamo tutto il nostro sostegno alla nascente Internazionale Antifascista ed alla sua decisione di fare di Nuestra America e del mondo uno spazio dove, sopra ogni cosa, prevalga il diritto alla vita ed alla dignità umana.
Oggi gli Stati Uniti, continua l’istituzione, hanno molti fronti aperti nel mondo. Stanno alimentando conflitti in Europa, in Medio ed Estremo Oriente – per parlare solo di quelli più conosciuti in questo momento – e anche all’interno del paese si alimentano conflitti che mettono a rischio la sua stessa versione di democrazia, ha scritto.
Ciò non impedisce loro di dimenticare la nostra regione, che continuano a considerare il loro patio posteriore, ha aggiunto.
Nel suo comunicato, la prestigiosa entità culturale cubana ha ricordato parte del passato degli Stati Uniti, eredi di una storia bicentenaria, basata su formulazioni come quella dell'”impero per la libertà”, proclamato da Jefferson, con il suo inevitabile corollario nella Dottrina Monroe e la politica del Destino Manifiesto.
La Casa ha aggiunto che questa realtà storica del paese settentrionale è in linea anche con le decine di interventi diretti o indiretti, complotti, golpe di stato militari e giudiziari, blocchi e pressioni di ogni tipo avvenuti in America Latina e nei Caraibi a partire dalla metà del XIX secolo fino ad oggi.
Tuttavia, gli Stati Uniti mantengono intatta la loro vocazione imperiale sui territori a sud del Rio Grande e la rinnovano continuamente, ha sottolineato.
Ci sono popoli che non obbediscono né accettano imperi, dottrine o un “Destino Manifiesto”, per questo motivo si sta sollevando oggi contro Venezuela, la più rabbiosa crociata destabilizzatrice, che comprende di tutto, dalla violenza fascista, alle cospirazioni armate, come la denunciata sfrontata ingerenza di governi stranieri, alla campagna diffamatoria attraverso i media egemonici, le piattaforme digitali ed i social network, ha concluso la Casa de las Americas.
Ig/dpm
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