In un’intervista concessa alla catena televisiva Rusia Today (RT), il governante ha segnalato che “ogni trionfo sul terreno delle truppe governative siriane ci avvicina alla fine del conflitto armato”.
Dopo aver apprezzato che in questo paese arabo si sta ottenendo una maggiore sicurezza, il mandatario ha considerato che per stabilizzare in forma completa la situazione in Siria non ci vorrebbe più di un anno senza l’intervento di forze straniere.
Ha insistito, in questo senso, sul fatto che le truppe statunitensi dovrebbero andare via dal suolo siriano, poiché i popoli non accettano la presenza di occupanti stranieri in questa regione del Medio Oriente.
Dal 2014, le truppe degli Stati Uniti ed i loro alleati, che appoggiano i gruppi estremisti, si trovano in territorio siriano, senza un mandato né l’autorizzazione delle Nazioni Unite né del governo siriano, ha denunciato più di una volta il governo di Damasco.
Dopo aver sottolineato che le truppe governative stanno sconfiggendo i radicali in tutte le regioni del paese, il leader siriano ha considerato che dopo la liberazione di Aleppo, Deir el-Zor, Homs e Damasco, gli Stati Uniti stanno perdendo tutte le loro carte.
Il mandatario ha assicurato, d’altra parte, che questo paese non possiede armi chimiche, e neanche avrebbe senso utilizzarle contro il suo proprio popolo, che appoggia il governo siriano.
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