La mostra personale sarà inaugurata il 22 novembre presso la Casa dell’Alba Culturale, e in questo contesto sarà presentato per la prima volta e in formato digitale il libro-catalogo “Ascensión al Himalaya interior”, che raccoglie brani e valutazioni critiche del suo lavoro nel periodo dal 1976 al 2024.
Il volume è diviso in quattro tomi e raccoglie più di 900 opere di Lara, tra paesaggi, astrazioni, ritratti, disegni, ceramiche, sculture, installazioni, video arte, performance ed arte digitale.
La mostra “Absurdo Claro casi Negro” è antologica e comprende diverse serie di fotografie inedite, la proiezione di video arte ed una selezione di racconti in formato uditivo dal titolo “El arte de la evasión”, pubblicato nel 2019 dalla casa editrice spagnola Punto Rojo Libros.
Per Lara fotografare è una danza con l’effimero, con ciò che resta fuori dalla portata della vista, perché catturando l’attimo “lo incapsuliamo, ma in fondo il tempo continua a vibrare nel silenzio”.
“Voglio che lo spettatore senta questa vibrazione, che ogni immagine sia un dialogo con qualcosa intemporale, qualcosa che respira ancora in superficie, ma che appartiene ad un’altra dimensione. In fondo, ogni fotografia è un pezzo di eternità”, ha concluso.
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