“Ci appelliamo ad altri ampi settori, come il movimento indigeno, l’assicurazione contadina, la gioventù, le casalinghe e tutto il popolo ecuadoriano”, ha detto il presidente del sindacato, José Villavicencio, in una conferenza stampa.
Come ha spiegato, questa settimana sono in programma una serie di azioni di protesta, come quelle che si svolgeranno nella città di Cuenca, nel quadro del Controvertice dei Popoli resistenti, che si svolgerà parallelamente al XXIX Vertice Iberoamericano dei Capi di Stato e di Governo.
Ha anche accennato che alcune organizzazioni scenderanno in piazza venerdì prossimo, 15 novembre, 102° anniversario dello sciopero operaio che ha segnato l’inizio delle lotte dei lavoratori ecuadoriani per i loro diritti.
Tra i motivi della protesta ci sono, come ha sottolineato, l’alto livello di insicurezza che permane a livello nazionale, la crisi elettrica e la disoccupazione causata dai blackout.
Il leader del Fronte Popolare, Nelson Erazo, ha criticato l’atteggiamento del Ministero del Lavoro, che invece di difendere i diritti dei lavoratori, si dedica a “rompere e violare la Costituzione e la legge”, in riferimento alla sanzione contro la vicepresidentessa Abad, sospesa dall’incarico.
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