La mobilitazione fa parte delle azioni che si svolgeranno questo venerdì in diversi territori della nazione andina, dove si commemorano i 102 anni di uno storico sciopero operaio.
A Latacunga, il Movimento Indigeno e Contadino ha guidato la manifestazione, che si è svolta pacificamente.
I media locali hanno riferito che hanno chiesto misure urgenti per affrontare la crisi multidimensionale del paese ed hanno criticato i tentativi di far avanzare l’attività mineraria nelle comunità di Cotopaxi.
“Questa lotta è contro il governo indolente, che non ha saputo risolvere i problemi sociali. Mesi di interruzioni di corrente. Le bollette non sono diminuite e, al contrario, hanno raddoppiato il prezzo”, ha detto un manifestante con un megafono.
A Quito, la mobilitazione è prevista per le 16:00 (ora locale) e i manifestanti cammineranno per le strade del centro della capitale in segno di rifiuto della crisi multidimensionale che soffre il paese, con insicurezza, blackout e disoccupazione.
Ricorderanno così lo sciopero del 15 novembre 1922, qui conosciuto come il battesimo di sangue della classe operaia e per essere stato l’evento che segnò l’inizio delle lotte dei lavoratori ecuadoriani per i loro diritti.
Le proteste, indette dalla Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE) e dal Fronte Unitario dei Lavoratori (FUT), saranno caratterizzate da critiche diffuse alla mancanza di risposte dell’esecutivo ai problemi economici e sociali.
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