venerdì 22 Novembre 2024
AGENZIA DI STAMPA LATINOAMERICANA
Search
Close this search box.

1.400 agenti di polizia saranno schierati a causa delle proteste in Ecuador

Quito, 21 nov (Prensa Latina) Il generale Henry Tapia, comandante della polizia del distretto metropolitano di Quito, ha dichiarato che 1.400 agenti di polizia saranno schierati oggi insieme a membri delle Forze Armate, nelle zone dove è prevista una protesta contro il governo.

Come ha spiegato alla stampa, l’ordine espresso è di non lasciar passare nessun manifestante verso il Centro Storico della capitale, dove si trova il Palazzo Carondelet, sede dell’Esecutivo.
Il generale ha sottolineato che la polizia agirà in base alle norme legali, nel caso in cui i manifestanti diventino violenti.
La Confederazione Ecuadoriana delle Organizzazioni Sindacali Libere (Ceosl) ha rilasciato una dichiarazione in cui “ripudia fermamente le misure repressive annunciate dal governo di Daniel Noboa contro le proteste legittime del popolo”.
Rifiutiamo che migliaia di agenti di polizia che dovrebbero prendersi cura della vita delle persone siano pronti a reprimere la gente, ha affermato il Ceosl.
Il Fronte Unitario dei Lavoratori (FUT), l’Unione Nazionale degli Educatori (UNE) e il Fronte Popolare hanno ratificato le mobilitazioni che avranno luogo in 12 province del paese nel pomeriggio di questo giovedì.
Di fronte all’avvertimento del governo sull’uso progressivo della forza di fronte ai possibili atti di violenza che potrebbero verificarsi, le organizzazioni sociali e sindacali hanno risposto che ciò dimostra il carattere repressivo e autoritario del presidente Daniel Noboa.
“Ci auguriamo che ciò non sia il preludio all’avvio di un processo di criminalizzazione della lotta sociale, violando il diritto di protesta sancito dalla Costituzione”, hanno affermato in un comunicato pubblicato sui social network.
Ritiene che l’esecutivo, lungi dall’ascoltare le richieste popolari, opti per misure repressive, vietando ai manifestanti di raggiungere il Centro Storico di Quito. “Questo atto è un duro colpo per le nostre libertà e una minaccia per la democrazia”, ha concluso.

Ig/avr

 

ULTIME NOTIZIE
NOTIZIE RELAZIONATE