Inaugurata al pubblico ieri sera nella sala Hubert de Blanck, con la messa in scena del regista italiano Gianluca Barbadori, l’opera incrocia le storie delle eroine del compositore Giacomo Puccini ed alcuni personaggi femminili della letteratura e della storia cubana.
Da 28 anni il pedagogista italiano svolge anche laboratori di teatro sociale con gruppi e comunità vulnerabili in tutto il mondo.
Rispondendo all’invito dell’Ambasciata d’Italia a Cuba in occasione della XXVI Settimana della Cultura Italiana, l’artista ha esteso la sua collaborazione all’Università delle Arti (ISA) ed alla compagnia cubana Impulso Teatro.
Barbadori ha organizzato la scrittura del testo di “Vivere per amore, Morire per amore” in collaborazione con i drammaturghi cubani Roberto Viñas e Nelson Beatón contemporaneamente al processo laboratoriale svolto con gli attori, all’esplorazione delle loro esperienze e delle immagini da loro generate.
L’accompagnamento di musica dal vivo e l’interpretazione di frammenti operistici hanno completato il montaggio.
Nelle dichiarazioni a Prensa Latina, Gianluca Barbadori ha affermato di prendere da Cuba la passione, la dedizione, l’amore, l’ascolto e la disponibilità umana che ha trovato negli artisti teatrali dell’isola caraibica, capaci di superare ogni ostacolo.
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