Il Pabellón Cuba farà da cornice all’incontro in cui studenti cubani, stranieri e altri cittadini chiederanno l’immediata cessazione del genocidio che il governo sionista di Benjamin Netanyahu commette quotidianamente nella Striscia di Gaza da più di un anno.
I partecipanti denunceranno ancora una volta la complicità degli Stati Uniti nella guerra di Tel Aviv, che ha causato finora la morte di oltre 43.800 palestinesi nella Striscia di Gaza e di oltre 700 in Cisgiordania, 70% di loro donne e bambini, secondo i dati delle Nazioni Unite.
Questa nazione caraibica ha espresso in innumerevoli occasioni il suo sostegno incondizionato al diritto della Palestina ad essere uno stato libero e sovrano, e molte delle manifestazioni di massa a sostegno di tale causa sono state guidate dai suoi massimi leader.
Il presidente Miguel Díaz-Canel ha incontrato il 17 novembre nel Palazzo della Rivoluzione (sede dell’Esecutivo) 144 giovani palestinesi che studiano medicina nel paese caraibico, ai quali ha assicurato che “Cuba è e sarà sempre al vostro fianco. Cuba difenderà sempre la causa del popolo fratello della Palestina”.
Attualmente, circa 200 giovani di questa nazione studiano medicina a Cuba, di cui 26 donne, nelle aule della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM), de L’Avana, e in altre università di Scienze Mediche situate a Santi Spíritus, Cienfuegos, Holguín e Guantánamo.
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