Ciò significa che Chávez portava con sé un’audace proposta di trasformazione sociale che “prometteva di dare priorità ai più vulnerabili, una visione che iniziò a realizzare dal suo primo giorno in carica sotto lo slogan della Rivoluzione Bolivariana”.
La Presidenza ha sottolineato che la sua lotta era focalizzata sullo smantellamento del modello capitalista che aveva gettato Venezuela in gravi problemi di disuguaglianza sociale ed economica, in cui un’élite privilegiata controllava il potere a scapito delle sofferenze della maggioranza.
“Con il socialismo del 21° secolo, Chávez ha ribaltato questa situazione, dando potere al popolo e garantendo che la ricchezza del paese fosse distribuita equamente tra tutti i venezuelani”, ha osservato.
Ha ricordato che in quel giorno storico, il comandante ottenne una clamorosa vittoria ottenendo il 56,2% dei voti con il Movimento Quinta Repubblica, la seconda percentuale più alta in quattro decenni di storia elettorale in Venezuela.
Ha sottolineato che, accompagnato dallo slogan “Con Chávez governa il popolo!”, il leader rivoluzionario ha iniziato un viaggio per il paese, durante il quale ha invitato i cittadini a partecipare ad un’Assemblea Costituente.
Oggi, ha sottolineato, l’eredità di Chávez è presente in ciascuna delle donne e degli uomini che realizzano le sue politiche pubbliche, a partire dal territorio.
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