L’evento, svoltosi lunedì presso il Terrazzo Pellegrini, nella città calabrese di Cosenza, è stato presieduto dall’ambasciatrice cubana in Italia, Mirta Granda, che ha ringraziato il nobile gesto di questa associazione, nell’onorare il lavoro svolto dagli specialisti sanitari della maggiore delle Antille.
“Con questa bella targa dell’Anaic non si riconosce solo la brigata medica, ma anche il popolo cubano”, ha detto la diplomatica.
Ha affermato che, durante le sue visite in Calabria, riceve sempre riscontri positivi da parte della popolazione per il servizio reso dai medici del suo paese, che sono “i nostri migliori ambasciatori di cuore e del nostro senso umanitario”.
Il lavoro degli specialisti cubani, molti dei quali erano presenti a questa attività, “contribuisce a migliorare significativamente gli indicatori sanitari, a beneficio del popolo italiano”, ha sottolineato l’ambasciatrice
All’evento, coordinato da Pino Scarpelli, membro della segreteria nazionale dell’Anaic, è intervenuto anche Lorenzo Caputi, direttore delle Relazioni Internazionali dell’Università della Calabria, evidenziando il prezioso contributo che arriva dal popolo solidale di Cuba, per migliorare l’assistenza sanitaria in questa regione.
In dichiarazioni a Prensa Latina, il dottor Luis Enrique Pérez ha affermato che la targa consegnata dall’Anaic è uno stimolo al lavoro dei 333 membri della Brigata Medica cubana, dislocata in 27 ospedali di cinque province calabresi, che prestano servizi in 23 specialità, principalmente nei luoghi più necessitati.
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