Partecipando allo spazio “Con luz propia”, presso il Centro Fidel Castro de L’Avana, Machado Ventura ha riflettuto sulle qualità che fecero dell’artefice della Rivoluzione il leader indiscusso di questo progetto che attraversò fasi complesse, superate grazie all’abilità di Fidel per costruire consenso.
Nella conversazione, ha sottolineato alcune virtù che definivano la sua personalità, come la predicazione con l’esempio, la sua profonda sensibilità umana, la serenità e la fermezza del suo carattere, la sua ampia visione strategica, così come la capacità di spiegare, convincere e sommare volontà diverse.
Per chi partecipò come medico e combattente subordinato ai comandi di Ernesto Che Guevara, Fidel Castro e Raúl Castro, e ricoprì importanti incarichi politici e di governo, quest’ascendenza tra le truppe ribelli e la popolazione fu decisiva nel definire la direzione delle trasformazioni iniziate con la vittoria dei ribelli il 1° gennaio 1959.
Fidel – ha assicurato Machado Ventura – ha unito tutte le forze rivoluzionarie, di affiliazioni diverse, attorno ad un progetto di costruzione socialista, in mezzo ad una feroce propaganda contro tutte le idee vicine a questo ideale, e sotto la pressione e le azioni degli Stati Uniti per frustrarlo.
Ha ricordato, come testimone diretto, l’impazienza di Fidel Castro di creare un sistema sanitario che raggiungesse tutta la popolazione, in un paese in cui mancavano queste figure professionali, attraverso la socializzazione dell’assistenza, la creazione di scuole di medicina nel paese e, opportunamente, la fondazione di centri scientifici.
Nel dialogo con i presenti all’incontro, dove hanno partecipato gli studenti della scuola media Guido Fuentes, Machado Ventura ha fatto riferimento ai legami tra Fidel Castro e suo fratello minore, Raúl Castro, che, ha detto, oltre alla relazione consanguinea, sono stati uniti da forti vincoli di rispetto e di reciproca ammirazione.
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