“Di fronte alle minacce provenienti da un impero in declino e dai suoi complici locali, Venezuela è rafforzato dal sostegno incondizionato di amici ed alleati solidali”, ha scritto l’alto diplomatico sul suo account di Telegram.
Gil ha espresso i suoi più sinceri ringraziamenti al ministro delle Relazioni Internazionali cubano Bruno Rodriguez “per il suo fermo rifiuto delle irresponsabili richieste di intervento militare, che minacciano la vita e la pace dei nostri popoli”.
Rodríguez ha affermato su Twitter che “le richieste irresponsabili di un intervento militare internazionale in Venezuela, avanzate da diversi attori, sono un fatto grave che respingiamo e che, se questa avventura dovesse andare avanti, avrebbe conseguenze considerevoli e imprevedibili per la pace e la sicurezza regionale”.
Il ministro degli Esteri bolivariano ha inoltre elogiato quelle che ha definito le “tempestive dichiarazioni” dell’Iran, che respinge i piani di intervento militare e l’inasprimento delle misure coercitive unilaterali promosse da coloro che cercano di destabilizzare la pace.
Ha espresso la sua profonda gratitudine al portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Islamica, Esmail Baqai, per il suo messaggio di congratulazioni al popolo venezuelano, in seguito all’insediamento pacifico e democratico di Maduro, avvenuto il 10 gennaio.
In un evento a Cúcuta, Álvaro Uribe (2002-2010) ha chiesto “un intervento internazionale, preferibilmente sostenuto dalle Nazioni Unite”, per rovesciare il legittimo governo costituzionale di Nicolás Maduro, che ha prestato giuramento come presidente per un nuovo mandato di sei anni.
Ig/jcd