mercoledì 15 Gennaio 2025
AGENZIA DI STAMPA LATINOAMERICANA
Search
Close this search box.

In Italia sono criticate le pressioni di Trump per aumentare le spese militari

Secondo un esperto italiano, le pressioni esercitate dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sui paesi membri della NATO affinché aumentino le loro spese militari sono irragionevoli.

Per raggiungere un bilancio militare del 5,0% del PIL, proposto da Trump il 7 gennaio, Italia dovrebbe triplicare le sue allocazioni per il settore della difesa da 32 a più di 100 miliardi di euro. Si tratta di un obiettivo irrealistico, ha affermato Francesco Vignarca, analista presso l’Osservatorio Milex.
In dichiarazioni pubblicate sul sito digitale del quotidiano Avvenire, Vignarca afferma che “questa percentuale del PIL assurda di Donald Trump non deriva da una valutazione militare” e “non obbedisce a nessuna logica di ristrutturazione delle forze armate in base alla quale è necessaria una certa cifra”.
Il requisito del 2,0% del PIL per la spesa bellica sembra già troppo per molti paesi della NATO, tra cui Italia, che finora contribuisce solo con 1,5 punti percentuali, nonostante abbia aumentato nel 2025 il suo bilancio della difesa a più di 30 miliardi di euro, ha sottolineato l’esperto.
Il contributo del 5,0% al PIL, proposto dal prossimo presidente degli Stati Uniti in una conferenza stampa tenutasi martedì scorso nella sua residenza di Mar-a-Lago, è “un obiettivo iperbolico”, ha affermato il ricercatore.
Avrebbe un effetto devastante se, per soddisfare la richiesta di Trump nell’interesse della NATO, venissero sottratti miliardi di euro ai fondi italiani destinati a settori già in crisi profonda, come la sanità, la scuola e la pubblica amministrazione dei territori, conclude Francesco Vignarca.

Oscar Redondo Toledo, corrispondente in Italia di Prensa Latina

 

ULTIME NOTIZIE
NOTIZIE RELAZIONATE