I mediatori egiziani e qatarioti stanno lavorando instancabilmente per attuare la tregua il più rapidamente possibile, ha detto ad Al-Qahera News una fonte che ha preferito rimanere anonima.
Martedì ne Il Cairo è stato fatto un nuovo round di colloqui per cercare di raggiungere un accordo sui punti in sospeso, ha aggiunto.
Nelle ultime ore, numerosi organi di informazione della regione hanno annunciato un accordo “di principio” per un cessate il fuoco.
Fonti vicine ai negoziati hanno affermato che la bozza mediata dal Qatar propone un approccio graduale per porre fine alla guerra che dura da 15 mesi nell’enclave costiera.
Il documento includerebbe misure per porre fine alle ostilità, facilitare gli aiuti umanitari ed affrontare gli sforzi di ricostruzione nella regione devastata dal conflitto.
I dettagli dell’accordo resi noti dall’Autorità Nazionale Palestinese indicano che nella prima fase saranno rilasciati 33 prigionieri israeliani catturati dai militanti a Gaza, la maggior parte dei quali vivi, in cambio di centinaia di detenuti palestinesi.
L’esercito israeliano si ritirerà anche da gran parte del territorio che occupa in questa enclave costiera, sebbene il Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) chieda un’evacuazione completa e la fine della guerra, una questione che sarà negoziata nelle fasi successive.
Un funzionario israeliano ha annunciato ieri sera che il corpo di Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, che guidò l’attacco dell’organizzazione il 7 ottobre 2023, non verrà restituito.
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