Il documento, emesso dall’Alto Delegato dell’ONU per i Rifugiati (Acnur) col titolo “Tendenza globale, spostamenti forzati nel 2017”, ha dichiarato che 3.480.348 è il numero di persone accolte in questo paese euroasiatico fino alla fine dell’anno scorso.
Poi, è seguito da Pakistan ed Uganda, con 1,4 milioni di sfollati cadauno.
Durante il 2017, Turchia ha dovuto ampliare la sua capacità di accoglienza, dal momento che il numero di sfollati è aumentato del 21% rispetto all’anno anteriore, più di 610 mila secondo i dati dell’Acnur, raggiungendo le cifre finali di 3.424.000 siriani, 37.300 iracheni, 8300 iraniani e 5600 afgani.
Secondo la relazione Libano è stato il paese con maggiore numero di rifugiati in relazione alla sua popolazione (uno ogni sei abitanti), seguito dalla Giordania (uno ogni 14) e Turchia (uno ogni 23), la maggior parte di questi provenienti dalla Siria.
Gli sfollati dovuti al conflitto armato in questo paese arabo, una guerra che compie già sette anni, sono ascesi ad oltre 6,3 milioni alla fine del 2017, distribuiti in 125 paesi, e nel caso della Turchia 50 mila di loro hanno ricevuto la cittadinanza del paese.
In Turchia, grazie al Regolamento di Protezione Temporanea, i cittadini siriani sono accolti mediante un processo di registro relativamente semplice, mentre le persone provenienti da altri paesi debbono realizzare un procedimento individuale come richiedenti di asilo per potere applicare loro lo stato di rifugiato.
Per questa ragione, e nonostante l’alto numero di sfollati, che si trovano in territorio turco, durante l’anno scorso solo hanno presentato 126 mila petizioni di asilo, la maggior parte di loro inoltrate da cittadini afgani (67.400), seguiti dagli iracheni (44.500) e dagl iraniani (9200).
Secondo i dati di Acnur, per la prima volta dal 2013 Siria non è stato il principale paese di origine dei nuovi richiedenti asilo, bensì l’Afghanistan, tanto a livello globale come nel caso di quelle presentate in Turchia, essendo questo paese il primo di 80 in numero di richieste.
Ma insieme alle domande dell’anno scorso, le autorità turche hanno reso noto dell’esistenza di altre 308.900 in sospeso di procedura dagli anni anteriori, che come hanno spiegato non includono persone di nazionalità siriana, dovuto al loro specifico sistema di registro.
Un altro dato apportato dalla relazione è stato il ritorno al loro paese dalla Turchia di 44.900 persone provenienti da Siria.
Acnur ha dichiarato nella sua relazione che nel 2017 la popolazione mondiale di persone sfollate dalle guerre è aumentata a 68,5 milioni, in paragone coi 65,6 milioni del 2016, principalmente dovuto ai conflitti nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), in Myanmar ed in Siria.
L’ultima decade ha visto una crescita sostanziale nella popolazione mondiale dei rifugiati, incrementandosi il loro numero di più di un 50%, e con una progressione crescente, soprattutto negli ultimi cinque anni.
Antonio Cuesta Marin, corrispondente di Prensa Latina in Turchia