Nel corso di una giornata di lavoro tenutasi nella sala riunioni del Ministero degli Idrocarburi, il capo dello stato ha sottolineato che le porte sono spalancate “affinché il mondo venga a produrre ed a guadagnare”.
A questo proposito, ha elogiato il lavoro svolto con le joint venture, che hanno registrato “una crescita sostenuta nella produzione di petrolio”.
Il presidente ha dichiarato che tutti i giacimenti petroliferi del paese sono in produzione e ha rivelato che a febbraio la produzione giornaliera, sulla base dei dati ufficiali, è stata in media di 1,58 milioni di barili di petrolio, un trend di crescita che dovrebbe continuare a marzo, ha osservato.
Venezuela è preparato in tutti i suoi 13 motori dell’economia, ma soprattutto nel settore degli idrocarburi, ha affermato, ribadendo: “Chiunque voglia venire, venga, e ci rammarichiamo di coloro che non possono perché gli è proibito”.
Il presidente ha commentato che Venezuela possiede le maggiori riserve di petrolio al mondo e ha annunciato che sono in corso “nuove certificazioni e scoperte” che pongono la nazione sudamericana a un livello superiore in termini di riserve.
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