La sessione teorica del forum si svolge nella provincia orientale. Sono 37 le opere in concorso su 159, oltre alla partecipazione di una trentina di registi stranieri.
Durante l’inaugurazione di questo fine settimana, il presidente internazionale di Fitdsa, Osain Álvarez, ha sottolineato l’importanza e la rilevanza del cinema documentario nell’attuale crisi globale.
Inoltre, ha descritto questo tipo di media audiovisivi come uno strumento per combattere la disinformazione, raccontare le storie dei popoli e dare voce a chi non ne ha, adattandosi alle narrazioni più attuali.
Il festival di quest’anno attrae un gran numero di giovani e funge da piattaforma per continuare a promuovere il cinegiornale latinoamericano dell’ICAIC, diretto da Santiago Álvarez, una collezione iscritta nel Registro della memoria del mondo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Nella sede de L’Avana, situata nel cinema Charles Chaplin, verranno proiettati documentari in concorso e proiezioni parallele.
Lunedì prossimo è prevista una manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese con la proiezione del documentario “La radice dell’ulivo” del regista boliviano-cubano Sergio Eguino.
Questo materiale raccoglie le testimonianze di cinque palestinesi residenti a Cuba sulle loro esperienze personali a seguito degli eventi accaduti nella loro terra dal 7 ottobre 2023.
Durante il Festival, tra i premi collaterali, verrà assegnato per la prima volta il premio “Sergio Corrieri”, all’opera che meglio riflette la solidarietà tra i popoli.
Le lezioni di Santiago de Cuba saranno trasmesse in streaming nella hall del cinema Charles Chaplin.
Ig/dla