martedì 18 Marzo 2025
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I bambini palestinesi soffrono di paura e ansia, denuncia l’UNICEF

Ramallah, 17 mar (Prensa Latina) Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) ha denunciato che oggi i bambini in Palestina affrontano condizioni estremamente preoccupanti e vivono in una situazione di paura e ansia estreme a causa degli attacchi israeliani.

Dopo una visita di quattro giorni nella Striscia di Gaza ed in Cisgiordania, il direttore regionale dell’UNICEF per il Nord Africa e il Medio Oriente, Edouard Beigbeder, ha criticato in una dichiarazione la mancanza di protezione e di assistenza umanitaria per questa popolazione.
La situazione nei territori occupati, compresa Gerusalemme Orientale è estremamente preoccupante, ha sottolineato.
Il funzionario ha avvertito che circa 2,4 milioni di bambini palestinesi sono in qualche modo colpiti da questa situazione.
“Alcuni vivono in condizioni di estrema paura e ansia, mentre altri affrontano conseguenze reali perché non hanno assistenza umanitaria e protezione, o rischiano di essere sfollati, distrutti o addirittura uccisi”, ha sottolineato.
A questo proposito, ha sottolineato che un milione di bambini che vivono a Gaza non soddisfano i bisogni fondamentali per la sopravvivenza a causa delle restrizioni imposte all’ingresso degli aiuti umanitari.
“I bambini non devono essere uccisi, feriti o sfollati e tutte le parti devono rispettare i loro diritti”, ha affermato.
Giorni fa, Beigbeder aveva anche condannato il divieto imposto da Israele all’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
La decisione del governo di Benjamin Netanyahu avrà rapidamente conseguenze devastanti per i bambini e le famiglie di Gaza che lottano per sopravvivere, ha avvertito lo stesso governo.
Ha sottolineato che sette neonati sono morti di recente per ipotermia “perché non avevano accesso a vestiti e coperte sufficientemente caldi, a un riparo o a cure mediche”.
Queste morti evitabili sono strazianti e ci ricordano che c’è urgente bisogno di più aiuto, ha sottolineato.
Israele ha bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, poche ore dopo la fine ufficiale della tregua in vigore dal 19 gennaio.
Il provvedimento è stato adottato durante una riunione del gabinetto di sicurezza presieduto da Netanyahu e sostenuto dagli Stati Uniti, ma ampiamente criticato dai paesi arabi e dall’ONU.

Ig/rob

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