Questa legge controversa è un altro tentativo di distruggere l’identità arabo-palestinese ed istituzionalizzare e legittimare le politiche di apartheid invece di promuovere la pace, ha dichiarato Hamdallah.
La legislazione colpirà 1,8 milioni di palestinesi che possiedono la cittadinanza israeliana, 2,8 milioni che vivono in Cisgiordania -circondati da 700 mila coloni ebrei – e 1,9 milioni di palestinesi che vivono sotto l’assedio militare sionista nella Striscia di Gaza.
Il capo di governo ha denunciato che i palestinesi saranno spogliati del loro riconoscimento politico, legale e culturale nella loro stessa terra: questo è l’ultimo chiodo nella bara della soluzione dei due Stati, ha sentenziato.
Israele, la potenza occupante, sta minacciando tutti i valori, principi e leggi internazionali ed umanitarie di sicurezza e pace, ha concluso Hamdallah.
La legge Stato-Nazione stipula che solo gli ebrei hanno “il diritto esclusivo all’autodeterminazione nazionale” nei territori palestinesi occupati da Israele ed elimina l’arabo dalle istituzioni e dalle scuole, riconoscendo al suo posto l’ebraico come lingua ufficiale.
Dichiara anche Gerusalemme come capitale dell’Israele ed il calendario ebraico come quello ufficiale del paese.
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