Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha considerato la visita del primo ministro all’insediamento ebraico di ieri una provocazione e ha criticato le sue dichiarazioni contro la creazione di uno Stato palestinese.
I commenti di Netanyahu rappresentano un tentativo di consolidare l’occupazione razzista della Cisgiordania, ha affermato il Ministero in una nota.
Ha inoltre denunciato “i crimini di genocidio, sfollamento e annessione” commessi dal paese vicino.
Il Ministero degli Esteri ha messo in discussione la strategia delle autorità israeliane di fornire copertura ed incoraggiamento ai segmenti più radicali dei coloni “a commettere ulteriori attacchi contro i palestinesi, le loro terre e le loro proprietà.”
Alla luce di questa situazione, ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché fermi la sua espansione in Cisgiordania e consenta alla Palestina di entrare a far parte a pieno titolo delle Nazioni Unite.
Dieci giorni fa, il Ministero ha anche condannato le visite di funzionari israeliani in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Orientale, citando quella del Ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e quella di Netanyahu con il Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson.
Ig/rob





