“Colombia partecipa alla Freedom Flotilla per Gaza per rompere il blocco. I suoi cittadini stanno lottando per la libertà in qualsiasi parte del mondo. Conferiremo la Croce di Boyacá (la più alta onorificenza civile e militare conferita dal governo) a coloro che parteciperanno con coraggio, colombiani, figli e figlie di Bolívar”, ha scritto il presidente.
Venti navi con oltre 300 membri dell’equipaggio provenienti da 44 paesi, di cui sei provenienti da Nuova Granada, sono partite dal porto di Barcellona, in Spagna, verso l’enclave palestinese, con la missione di consegnare beni di prima necessità e creare un corridoio umanitario per rompere l’assedio instaurato da Israele.
L’azione giunge proprio mentre il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu sta intensificando la sua offensiva contro Gaza ed ostacolando la consegna di cibo e beni di prima necessità soprattutto alla parte settentrionale del territorio.
Sabato scorso, Colombia ha vietato completamente e senza eccezioni le esportazioni di carbone verso Israele a causa della persistenza di atti di guerra contro la popolazione di Gaza.
Secondo il Ministero del Commercio, dell’Industria e del Turismo, la suddetta restrizione commerciale contribuisce a impedire il genocidio del popolo palestinese e impedisce alle risorse naturali della Colombia di contribuire alla macchina bellica dello stato di Israele.
Il decreto stabilisce che il divieto rimarrà in vigore fino al rispetto delle misure provvisorie emesse dalla Corte Internazionale di Giustizia o fino alla cessazione delle condizioni che hanno determinato il provvedimento.
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