mercoledì 17 Dicembre 2025
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Colombia respinge l’attacco israeliano alla Global Sumud Flotilla

Bogotà, 3 ott (Prensa Latina) Il presidente colombiano Gustavo Petro ha descritto la detenzione in acque internazionali di due sue connazionali che facevano parte della Global Sumud Flotilla, impegnata nel trasporto di aiuti a Gaza, come un nuovo crimine internazionale commesso dal primo ministro Benjamin Netanyahu.

In un messaggio pubblicato sul suo account Twitter, ha affermato che il Ministero degli Esteri deve avanzare tutte le richieste appropriate ed ha invitato avvocati internazionali a servire il suo paese.
Ha inoltre annunciato il ritiro di ogni rappresentanza diplomatica israeliana nella nazione colombiana e ha assicurato che l’Accordo di Libero Scambio con quel territorio sarebbe stato immediatamente rescisso.
Ha poi respinto la proposta avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di porre fine alle ostilità nella Striscia di Gaza, definendola “un piano di pace per persone che sono già morte di fame”.
Ha denunciato l’incarcerazione da parte di Israele dell’attivista svedese Gretha Thunberg, descritta come una giovane donna solidale con la vita, e dei suoi colleghi in acque internazionali.
“Qui, Netanyahu dimostra la sua ipocrisia globale e perché è un criminale globale che deve essere catturato. Il piano di pace si è dimostrato falso; inizia con un popolo che muore di fame”, ha insistito.
Ha inoltre avvertito che l’azione costituisce una violazione del diritto internazionale e degli Accordi di Ginevra.
Oltre a chiedere il rilascio, la protezione e il rientro in sicurezza degli attivisti, il presidente ha chiesto il sostegno pubblico.
Ha invitato collettivi, movimenti studenteschi, organizzazioni ed individui impegnati nella causa palestinese a mobilitarsi verso la sede dell’Associazione Nazionale degli Imprenditori della Colombia, poiché mantiene legami economici con Israele e con il settore minerario, che legittimano i legami con lo stato sionista.
“Se bloccano gli aiuti umanitari, noi blocchiamo il flusso economico. Tutti gli occhi su Gaza. Ci vediamo in piazza”, ha concluso la dichiarazione.

Ig/ifs

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