mercoledì 27 Novembre 2024
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Raccolta di denaro solidale per caso Neruda, se governo cileno non paga

Personalità della Spagna, della Svezia e dell’Italia hanno affermato di essere disposti a creare una ''raccolta di denaro di solidarietà'' per riscuotere i fondi che permettano di terminare l'investigazione sulle vere cause della morte di Pablo Neruda. 

 
Rodolfo Reyes Muñoz, nipote del Premio Nobel di Letteratura, ha detto in esclusiva a Prensa Latina che se lo Stato del Cile non compie i suoi obblighi acquisiti con i laboratori internazionali, bisognerà accorrere alla ricerca di fondi. 
 
“Sarebbe realmente vergognoso che per saldare un debito (di circa 38 mila dollari) con prestigiosi centri forensi stranieri, debba chiedere donazioni per una raccolta di denaro di solidarietà”, ha commentato Reyes Muñoz, avvocato di professione. 
 
Il II Pannello Genomico-Proteomico che si è svolto in questa capitale in ottobre dell’anno scorso, ha concluso che Ricardo Eliecer Neftalì Reyes Basoalto (il nome reale di Neruda) non è morto di cachessia neoplastica ed il suo Certificato di Morte è stato falsificato. 
 
Nelle deliberazioni hanno partecipato laboratori, università e riconosciuti periti forensi provenienti dal Canada, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dalla Spagna, dalla Danimarca e dal Cile, ed il giudice speciale a carico del caso nel paese australe, Mario Carroza, ha accettato i risultati. 
 
Due giorni fa, il Governo del Cile è stato denunciato dal deputato Guillermo Teillier, per gli insoluti dei laboratori internazionali che frenano l’investigazione dell’espediente. 
 
Come ha saputo Prensa Latina, due denunce con contenuti simili, coi numeri 12494 e 12497, sono state consegnate ai ministri dell’Interno e della Sicurezza Pubblica, a quello di Giustizia e Diritti Umani, a nome della Camera Bassa del Parlamento. 
 
Il nipote del bardo ha ricordato che esiste un compromesso dello stato del Cile di onorare i debiti con questi centri scientifici internazionali. “Noi aspettiamo una risposta chiara e precisa, perché è vergognoso che il paese risulti insolvente”, ha enfatizzato. 
 
Appena arrivato dalla Spagna, dove è stato in compagnia della sua collega Elisabeth Flores, ambedue come parte querelante della famiglia di Neruda nelle indagini, ha raccontato l’ammirazione, il prestigio e l’interesse che si percepisce in Europa per il vate. 
 
“Hanno reso omaggio nell’Università Complutense di Madrid ed a Barcellona, dove oltre a ricordarlo nel 45º anniversario della sua morte, artisti ed intellettuali famosi hanno recitato alla sua memoria”, ha raccontato a Prensa Latina. 
 
Nella capitale catalana, dove il Console Generale del Cile, Jaime Bascuñan, si è rifiutato di appoggiare un atto di tributo all’autore di “Canto General”, il riconosciuto chitarrista Eulogio Davalos ha diretto gli incontri per ricordare la figura di Neruda. 
 
La Piazza Neruda, molto vicino alla monumentale Sacra Famiglia di Antoni Gaudì, è stata lo scenario delle riunioni dedicate allo scrittore del libro di poesie “España en el corazón: himno a las glorias del pueblo en la guerra”. 
 
Ada Colau, sindaca di Barcellona, ci ha ricevuto ed ha appoggiato l’idea affinché il suo consigliere di Cultura, l’artista plastico Fernando Marin, progettasse un murale di fronte alla Piazza Neruda, col viso del poeta, ha spiegato Reyes Muñoz. 
 
Inoltre, il Comitato Pablo Neruda della Svezia ha inviato una lettera al presidente del Cile, Sebastian Piñera, per “la profonda preoccupazione” per gli insoluti che ostacolano la conclusione del caso sulla causa di morte del poeta. 
 
Nella missiva diretta al mandatario conservatore, il Comitato afferma che è venuto a sapere che lo Stato cileno ha dichiarato al tribunale del giudice speciale Mario Carroza che non ha il presupposto per pagare i servizi contrattati ai laboratori internazionali. 
 

Fausto Triana, corrispondente di Prensa Latina in Cile 

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