Questo è quanto emerge da un sondaggio Reuters/Ipsos, in cui il 51% degli intervistati ha dichiarato di non sostenere tali esecuzioni senza il parere di un giudice od un ordine del tribunale.
Dal 2 settembre, l’amministrazione Trump ha effettuato circa 20 attacchi contro imbarcazioni, causando almeno 80 morti, nel contesto di un imponente dispiegamento militare nella regione che, secondo gli esperti, indica come una minaccia crescente per Venezuela.
Questi attacchi con droni, non autorizzati dal Congresso, hanno generato una condanna dei due partiti, da parte di legislatori e leader latinoamericani.
Trump sta attualmente valutando l’estensione degli attacchi ad obiettivi terrestri, mentre le tensioni con il paese sudamericano aumentano, nel tentativo di esercitare pressioni per la destituzione del presidente democraticamente eletto Nicolás Maduro.
Ma “affondare navi cariche di droga e ucciderne gli equipaggi potrebbe entusiasmare alcuni dei nostri leader, ma non destabilizzerà Maduro”, ha scritto questa settimana l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, in un articolo d’opinione pubblicato sul Washington Post.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha dichiarato la scorsa settimana che queste azioni violano il diritto internazionale e ne ha reclamato la cessazione.
“Questi attacchi e il loro crescente costo umano sono inaccettabili”, ha sottolineato il Commissario per i Diritti Umani, Volker Türk, in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.
“Gli Stati Uniti”, ha sottolineato, “devono fermare questi attacchi ed adottare tutte le misure necessarie per impedire l’uccisione extragiudiziale delle persone a bordo di queste navi”.
Ma la Casa Bianca insiste sul fatto che “tutti questi attacchi decisivi sono stati sferrati contro narcoterroristi designati che portano un veleno mortale sulle nostre coste, e il presidente continuerà a utilizzare tutte le risorse del potere statunitense per impedire che la droga inondi il nostro paese e per assicurare i responsabili alla giustizia”, ha affermato la portavoce Anna Kelly.
Il Ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino, ha dichiarato che “la pace nei Caraibi è minacciata” sulla base di una menzogna “inventata dal Dipartimento di Stato statunitense”.
Deisy Francis Mexidor, corrispondente di Prensa Latina negli Usa





