“Dal Venezuela, alziamo con fermezza la nostra voce a nome dei popoli del mondo”, ha dichiarato il diplomatico sul suo account Telegram.
Gil ha denunciato i bombardamenti quotidiani, l’uccisione di civili e la devastazione di intere comunità da parte di un regime che agisce nella più totale impunità.
“Netanyahu guida un governo criminale e genocida, direttamente responsabile di queste atrocità”, ha dichiarato.
Ha sottolineato che, nel frattempo, il sistema giudiziario internazionale rimane paralizzato e la Corte Penale Internazionale, che “dovrebbe difendere il popolo, oggi sembra paralizzata da pressioni e minacce, incapace di fermare questa barbarie”.
“Basta! Il mondo non può continuare a guardare dall’altra parte. È tempo che la comunità internazionale reagisca e dica chiaramente: basta con le aggressioni, basta con i crimini di guerra, basta con l’impunità”, ha sottolineato.
Il Ministro degli Esteri ha affermato che Venezuela è al fianco dei popoli di Siria, Palestina e Libano e “chiede che l’Ufficio del Procuratore della Corte e la stessa Corte Internazionale di Giustizia agiscano contro questi crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.
Gil si è unito alle condanne arabe e islamiche per l’attacco di terra del regime israeliano alla città di Beit Jinn, nella campagna di Damasco, dove almeno 13 persone sono state uccise, decine sono rimaste ferite e intere famiglie sono state costrette a fuggire dalle loro case, secondo quanto riportato dai media internazionali.
Ig/jcd





