Il capo dell’organizzazione, Muayyad Shaban, ha avvertito in una dichiarazione che la misura costituisce un nuovo attacco al territorio palestinese ed ha chiesto “un’azione internazionale urgente per fermare questa pericolosa espansione”.
La decisione costituisce una pericolosa escalation e rivela le vere intenzioni di Benjamin Netanyahu di consolidare il sistema di annessione, apartheid e la completa giudaizzazione del territorio palestinese, ha sottolineato.
Shaban ha affermato che la misura fa anche parte di “una politica sistematica guidata dal governo dei coloni”, diretto da Netanyahu e dal Ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich.
La legalizzazione rappresenta “un altro passo nella corsa all’annientamento del territorio palestinese a favore del progetto di insediamento coloniale” e rappresenta una palese sfida al diritto internazionale, ha insistito.
A suo parere, le autorità israeliane stanno promuovendo una visione strategica volta a eliminare la possibilità di uno stato palestinese geograficamente contiguo attraverso l’espansione degli insediamenti.
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