mercoledì 27 Novembre 2024
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Cuba, un porto sicuro per cause pacifiste come Peaceboat

“La sofferenza continuiamo a trascinarla fino ad oggi, la mia missione è denunciare, (...) fino alla mia morte”, ha detto a L'Avana l'anziana giapponese Michiko Tsukamoto, sopravvissuta all'attacco nucleare degli Stati Uniti alle città di Hiroshima e Nagasaki in agosto del 1945. 

 
Con questo questo compito importante, Tsukamoto, di 84 anni, viaggia insieme a più di mille attivisti di 22 nazionalità a bordo del Peaceboat, la Crociera per la Pace, che il 3 novembre è sbarcata nella capitale cubana per la 19º occasione e la seconda nell’anno. 
 
Proveniente dalla città statunitense di New York, durante il suo soggiorno sull’isola, l’Organizzazione Non governativa Peaceboat ha ricevuto innumerabili dimostrazioni di amore da parte del popolo cubano. 
 
La direttrice del viaggio, il 99º a scala mondiale, Onda Natsue, ha manifestato l’allegria che rappresenta sempre visitare la nazione caraibica, alla quale, tutti i sopravvissuti, sono uniti dalla lotta per l’eliminazione totale di questo tipo di armamento e per ottenere un mondo dove regni la pace. 
 
In questa occasione, hanno partecipato insieme ai rappresentanti della società civile dell’isola ad un forum dedicato al leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro, al 60º anniversario della Rivoluzione cubana, e all’omaggio alle centinaia di migliaia di vittime che hanno causato i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. 
 
Precisamente in questo incontro, l’hibakusha (come sono denominati i sopravvissuti agli attacchi nucleari) Tsukamoto, visibilmente emozionava, ha raccontato ai presenti che oltre alla moltitudine di cadaveri, c’erano persone completamente bruciate ancora vive, i cui visi non avevano forma umana e gridavano disperate chiedendo acqua. 
 
“Come sono stati capaci di commettere questo crimine colossale? Come è possibile che si pretenda ignorare o dimenticare tale genocidio?”, ha affermato l’anziana arrabbiata, ricordando le conseguenze devastatrici del tenebroso fatto. 
 
Si considera che ad Hiroshima la bomba ha ucciso ad oltre 120 mila giapponesi, di una popolazione di 450 mila abitanti; altri 70 mila sono stati feriti ed ha causato anche danni in tutta la città. 
 
Mentre a Nagasaki, l’esplosione ha causato circa 50 mila vittime fatali e 30 mila hanno sofferto lesioni, alle quali bisogna sommare quelle causate dagli effetti della radiazione nucleare. 
 
A nome delle nuove generazioni, Mako Ando ha espresso l’impegno di continuare il lascito degli hibakushas, di allertare sulla devastazione che causano le armi nucleari. 
 
Durante il loro soggiorno a Cuba, gli ospiti hanno visitato luoghi storici e turistici della capitale, ed hanno chiacchierato con studenti ed integranti di organizzazioni comunitarie relazionate con la terza età e la cultura. 
 
Dopo 30 ore nella maggiore delle Antille, la Crociera per la Pace è partita verso Montego Bay, in Giamaica, nel suo viaggio per il mondo che terminerà in Giappone il prossimo dicembre. 
 
Prima di ricominciare la traversata, il consulente marittimo di Peaceboat, capitano Hasama, ha assicurato che L’Avana è un porto dove nuovamente sbarcherà la Crociera per la Pace. 
 
Il Peaceboat integra il movimento di appoggio a Cuba in Giappone, conformato da 11 organizzazioni e nel 2009 il Consiglio di Stato ha concesso all’ONG l’Ordine della Solidarietà su proposta dell’Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli. 
 
 
 
Livia Rodriguez Delis, giornalista della Redazione Nazionale di Prensa Latina 
   
   

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