Nella sua visita anteriore, il mese scorso, Pompeo ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di ignorare il presidente Nicolas Maduro, con una sfacciata ingerenza e contro i principi della Carta dell’ONU, e non ha scartato la possibilità di un intervento in questa nazione latinoamericana.
Secondo un comunicato emesso dall’ufficio del portavoce del segretario generale, Guterres e Pompeo hanno discusso sullo Yemen e sulla situazione in Venezuela e la regione.
Prima dell’incontro, il portavoce del titolare delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha ricordato la posizione dell’organismo multilaterale rispetto al Venezuela: quella di propiziare una negoziazione politica seria.
L’ONU mantiene la sua offerta di aiuto per propiziare il dialogo: Guterres ha avuto già contatto con varie parti coinvolte, ha affermato Dujarric.
Davanti ad una domanda sui tentativi di Washington di imporre l’entrata di un carico ipoteticamente umanitario in Venezuela, il portavoce ha fatto riferimento alle tensioni che questo potrebbe generare ed ha ricordato che questa assistenza deve essere depoliticizzata.
L’ONU ed il Governo di Caracas patrocinano per il dialogo ed una soluzione politica, ma gli Stati Uniti fanno pressioni affinché si ignori il Governo legittimo di Caracas.
Sull’attuale minaccia di un’aggressione militare contro la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica del Venezuela hanno allertato in maniera reiterata gli Stati membri dell’ONU come Russia, Cina, Siria, Nicaragua, Bolivia, Cuba e paesi dei Caraibi, tra gli altri.
Per ciò,fanno un appello per difendere i principi della Carta dell’ONU ed ad opporsi all’ingerenza ed all’intervento in Venezuela, fatto che rappresenterebbe un pericolo per tutta la regione dell’America Latina e dei Caraibi.
Sotto il pretesto dell’aiuta umanitaria e con “la responsabilità di proteggere”, gli Stati Uniti ed i loro alleati cercano di intervenire in Venezuela, come l’evidenziano i voli militari nei Caraibi e la tensione nelle zone confinanti.
Dal principio di questo mese sono cominciate ad arrivare alla città colombiana di Cucuta -quasi confinante col Venezuela – ed ad altri punti aeroplani della forza aerea statunitense con gli aiuti umanitari che si pretende introdurre nel paese vicino mediante la pressione e la forza.
Mentre gli Stati Uniti annunciano un aiuto di 20 milioni di dollari per Venezuela, applica sanzioni e blocchi economici che hanno causato già perdite per più di 30 miliardi di dollari a questa nazione sud-americana.
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