Allo stesso tempo, hanno bombardato con missili e proiettili di mortai la centrale elettrica di Mahrdehn, nel nord di Hama, dove hanno causato danni significativi che verranno riparati dai lavoratori dell’installazione.
A sua volta, il Centro russo per la riconciliazione ad Hemymin, ha informato che un altro attacco con droni è stato interrotto.
D’altra parte, hanno denunciato che forze del Fronte per la Liberazione Nazionale, appoggiato dalla Turchia, hanno concentrato dei gruppi nelle aree di Tal Marq, nel nord della provincia di Aleppo, dove ci sono stati confronti con unità curde di autodifesa.
Nessuna delle informazioni segnala morti o feriti, benché indichino che i tentativi degli estremisti nelle ultime ore sono respinti e l’Esercito siriano risponde con attacchi di artiglieria e l’aviazione russa bombarda posizioni al sud ed ad est di Idleb.
La regione della zona di distensione abbraccia aree delle province menzionate, oltre al nord di Latakia, ma la sua applicazione nella pratica si raffronta con le costanti violazioni della tregua e delle negoziazioni, da parte dei gruppi terroristici.
Secondo gli analisti, la realtà nel terreno mostra un incremento delle tensioni, al quale si unisce lo spiegamento di truppe statunitensi nel nord della provincia settentrionale di Hasaka e di militari turchi ad est ed in una zona di più di 5000 chilometri quadrati in quella di Aleppo.
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