martedì 26 Novembre 2024
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Esonero di Bolton negli USA, motivo di celebrazione e di allerta

L’esonero dell'assessore di sicurezza nazionale, John Bolton, provoca celebrazioni dentro e fuori degli Stati Uniti, ma è anche un’avvertenza che i problemi dell'amministrazione statunitense vanno oltre questa figura controversa. 

 
Benché alcuni membri del Partito Repubblicano esprimono il loro appoggio all’ex consigliere, un falco conservatore che si è dedicato a promuovere un’aggressiva politica all’estero dal suo arrivo all’incarico in aprile del 2018, molte figure pubbliche, mezzi di stampa ed utenti di reti sociali dimostrano soddisfazione per la sua uscita dal posto. 
 
In piattaforme come Twitter, nella quale il nome di Bolton è tendenza questo martedì, gli internauti condividono numerose vignette sulla partenza dell’ex consigliere, e nei messaggi sul tema è una frase molto ripetuta: “Good riddance” (buon viaggio), che si utilizza per dimostrare sollievo quando va via una persona o una cosa indesiderata. 
 
Ma, contemporaneamente, diverse fonti hanno sottolineato che la sua uscita evidenzia un’altra volta il caos del governo di Trump e, perfino, alcuni voci hanno sostenuto che le sfide e l’inconsistenza dell’amministrazione del repubblicano non si risolvono solo col cambiamento in questo incarico. 
 
Bolton ha distrutto i trattati nucleari. Ha minacciato con cambiamenti di regime. Non avrebbe mai dovuto essere nominato. Ma siamo chiari: questo tipo di rotazione al più alto livello dimostra che Trump è incapace di dirigere un governo stabile e funzionale, ha scritto in Twitter il senatore democratico Ed Markey. 
 
Per il senatore Richard Black, repubblicano della Virginia, nessuno rappresentava una minaccia maggiore per la pace mondiale che l’ex assessore, che “ha lavorato instancabilmente per unire il suo nome ad una guerra, qualunque guerra, che sia in Siria, Iran o Venezuela. Il mondo è un posto più sicuro senza John Bolton”. 
 
Il congressista democratico Adam Schiff, presidente del Comitato di Intelligenza della Camera dei Rappresentanti, ha affermato che, fin dall’inizio, mi sono accorto che Bolton “mancava di giudizio e di temperamento per essere consulente di sicurezza nazionale”. 
 
“Niente di quello che ha fatto nel suo lavoro mi ha mai convinto”. “L’unica domanda sulla sua sostituzione è la stessa dopo tutte le rinunce di Trump: Andremo di male in peggio?”. 
 
La sua collega nella Camera Bassa, Pramila Jayapal ha considerato che eliminare un falco come John Bolton è un fatto positivo. “Ma non fatevi ingannare: l’instabilità e l’inconsistenza continuano ad essere i marchi distintivi della politica estera di Trump. Dobbiamo rimanere vigili”, ha sottolineato. 
 
La notizia è stata ben ricevuta perfino da organizzazioni come l’International Crisis Group, il cui direttore per l’ONU, Richard Gowan, ha detto che Bolton ha portato alla Casa Bianca “il suo disgusto caratteristico per l’ONU e per le altre istituzioni internazionali come la Corte Penale Internazionale”. 
 
Sotto la sua vigilanza, gli Stati Uniti si sono assicurati che l’ONU fosse emarginata nelle crisi, dalla Libia fino al Venezuela. “Il governo di Trump era molto scettico sul multilateralismo anche prima dell’arrivo di Bolton, ed è poco probabile che l’accetti adesso affettuosamente dopo che è andato via”, si dispiacque in un comunicato pubblicato dall’agenzia Reuters. 
 
In un editoriale, The Washington Post ha affermato che quando Trump l’ha contrattato in aprile dell’anno scorso, le opinioni del falco di Bolton e la sua abitudine di lotte interne burocratiche erano ben conosciute a Washington, perfino famose. 
 
Ma semplicemente il presidente, nella ricerca del suo terzo assessore di sicurezza nazionale in soli 15 mesi, ha ignorato i fatti. Il risultato è stato aggravare il caos che ha caratterizzato la politica estera dell’amministrazione ed ha lasciato Trump senza risultati significativi, ha indicato il quotidiano. 
 
A sua volta, il giornale Usa Today ha sostenuto che, in solo un anno e mezzo, l’ex assessore ha ingannato imprudentemente il presidente in una serie di questioni importanti di politica estera. 
 
Bolton ha incoraggiato il governante ad abbandonare un passo positivo verso la pace con Corea del Nord ad Hanoi, a trattare ferocemente con Cina ed a discutere la postazione di più truppe vicino alla frontiera con Russia. I suoi ultimi consigli assurdi hanno affondato la possibilità di ridurre il numero di truppe in Afghanistan, ha considerato il giornale. 
 
A tutto ciò, il quotidiano ha aggiunto il fatto che l’ex consigliere, che è stato il volto più visibile dell’aggressiva politica dell’amministrazione Trump contro Cuba, Nicaragua e Venezuela, ha difeso un fallito tentativo di un golpe di Stato contro il presidente di questo ultimo paese, Nicolas Maduro. 
 
La disfunzione esistente durante la tappa di Bolton, ha affermato Usa Today, è stata appoggiata e, perfino, incoraggiata da Trump. 
 
Magari il senatore indipendente e candidato presidenziale democratico Bernie Sanders si è basato su considerazioni di questo tipo, quando ha detto che con Bolton va via un sintomo del problema, ma “la causa fondamentale dell’autoritarismo rimane!”. 
 
Martha Andres Roman, corrispondente di Prensa Latina negli USA

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