Leal è stato il direttore dell’introduzione di un pannello conformato da riconosciuti architetti ed urbanisti del mondo, sulle sfide della preservazione della cultura e del patrimonio difronte alla globalizzazione.
Dal Murphy Auditorium della città capitale dello stato dell’Illinois, l’intellettuale cubano significò quanto indispensabile sia partire dal passato per andare verso il futuro: “il passato è la memoria. Il passato è l’immagine che abbiamo davanti a noi nonostante le cose perse. Allora è più poderosa l’immaginazione che la prova”, disse.
Il sito digitale Cubadebate dettagliò che durante la sua dissertazione Leal ha riflettuto sulla difesa del ruolo fondamentale della cultura difronte ai problemi che suppongono la globalizzazione e la modernità tecnologica, in funzione del quale rimarcò che “ogni progetto di sviluppo che prescinda dalla cultura genera solo decadenza”.
Nella sua visita alla biblioteca della casa di alti studi, dove fu ricevuto da studenti e professori, lo storiografo ha potuto analizzare documenti e libri relazionati con l’arte architettonica cubana ed impartì una classe intitolata “L’Avana Vecchia: la sfida dell’utopia”.
Inoltre, insieme al decano della Facoltà di Architettura di Notre Dame, Michael Lykoudis, percorse opere rilevanti del patrimonio della chiamata Città dei Venti, tra queste un antico sistema di ingegneria conosciuto come la Torre dell’Acqua.
Leal viaggiò a Chicago specialmente per partecipare alla cerimonia di consegna dei premi Richard H. Driehaus e Henry Hope Reed del 2017.
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