“Facciamo un appello affinché il MoMA prenda una posizione davvero radicale e si stacchi dagli affari e dalle fonti di finanziamento che si avvantaggiano della sofferenza degli altri”, hanno affermato gli artisti in una lettera.
Tra i firmatari della missiva si trovano parte dei creatori dell’esposizione “Teatro di operazioni: Le guerre del Golfo 1991-2011”, con più di 250 opere ed inaugurata in questo museo lo scorso 3 novembre ed aperta fino al prossimo 1º marzo.
Secondo l’istituzione, la mostra esplora gli effetti dei conflitti negli artisti che hanno lavorato in Iraq e le loro diaspore, come in quelli che hanno risposto da Occidente.
Inoltre, hanno firmato il testo gli statunitensi Laura Poitras, Jon Kessler e Martha Rosler, e la libanese Mona Hatoum, hanno divulgato le informazioni.
Hanno affermato che il MoMA ha riconosciuto il diritto degli artisti ad esigere che le loro voci siano ascoltate, ma ha evitato commenti specifici sulle esigenze menzionate.
Ig/dsa