La CNDH si pronunciò per la protezione dei dirigenti, collaboratori ed installazioni di questa pubblicazione.
In un comunicato segnalò di essere a conoscenza che un gruppo di investigatori del Messico e degli Stati Uniti informarono che un presunto leader della delinquenza organizzata ritornò alla città da Tijuana con l’intenzione di ristabilire un’organizzazione criminale e “distruggere il settimanale”.
Zeta ha un’ampia traiettoria e riconoscimento in questa città confinante con gli Stati Uniti, afferma la commissione.
La libertà di espressione in Messico affronta da molti anni una situazione di una gravità allarmante davanti alle minacce, attentati ed omicidi commessi contro giornalisti in distinte regioni, per questo che tutte le autorità devono compiere i loro obblighi in materia di prevenzione, investigazione e punizione di questo tipo di aggressioni, ha concluso la CNDH in un comunicato.
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