Haidar spiegò che il maggiore episodio della guerra contro Siria si effettuò per mezzo degli strumenti mediatici con l’intenzione di seminare il caos ed appoggiare il pensiero takfirì estremista ed i gruppi terroristi.
Nell’incontro, espresse che l’obiettivo del progetto di riconciliazioni è normalizzare la vita nelle zone dove si realizzano queste riconciliazioni, e recensì che il suo Ministero culminò questo processo in più di 100 zone del paese.
Da parte sua, il capo della delegazione Yamal Daoud segnalò che questa visita è parte del lavoro che effettua la Rete di Giustizia Sociale in Australia per stare al tanto della realtà in Siria e trasmetterla con trasparenza, lontano dalla tergiversazione mediatica.
Daoud qualificò come un crimine l’attentato terrorista contro gli abitanti di Kafraya ed al-Foa nella zona di al-Rashidin ad Aleppo, e denunciò il silenzio conservato dalla comunità internazionale davanti a questo atto.
La delegazione che percorse già aree delle città di Aleppo e Homs, è formata da giornalisti di 10 paesi, tra questi Australia, Stati Uniti ed Europa.
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