Gli attivisti hanno consegnato a Bruxelles una lettera con più di 800 firme, diretta all’alto rappresentante per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza del blocco comunitario, Josep Borrell, nella quale hanno inoltre condannato l’ingerenza del Parlamento Europeo nei temi interni del paese sud-americano, ha indicato Arreaza nella rete sociale Twitter.
“Pensiamo che Venezuela è un paese democratico, che ha i suoi propri rappresentanti scelti per voto popolare”, ha affermato il membro della Coordinatrice Latinoamericana in Belgio, Miguel Peña, in dichiarazioni recensite dalla Cancelleria venezuelana in una nota di stampa.
L’attivista ha considerato molto importante che l’Unione Europea rispetti la sovranità del Venezuela e lo aiuti ad attivare le sue relazioni commerciali col resto del mondo, bloccate dal governo degli Stati Uniti, soprattutto in mezzo alla pandemia della COVID-19.
I firmatari hanno manifestato la loro preoccupazione per l’ingerenza assoluta della destra internazionale e dell’imperialismo statunitense in Venezuela sperando che la missiva contribuisca a migliorare le relazioni dell’organismo regionale col paese sud-americano.
Hanno condannato che la risoluzione del Parlamento Europeo del 10 luglio scorso sulla supposta crisi umanitaria esistente in Venezuela, contraddice lo spirito del comunicato congiunto emesso dalla Cancelleria venezuelana e dal Servizio di Azione Estera dell’Unione Europea.
In quel documento, Caracas ha lasciato senza effetto l’espulsione dell’ambasciatrice europea a Caracas, Isabel Brilhante Pedrosa, in risposta ad azioni interventiste del blocco comunitario, insieme avevano deciso di promuovere i contatti diplomatici sulla base del rispetto al diritto internazionale.
Purtroppo, esiste una maggioranza di integranti del Parlamento Europeo che insiste in una politica di confronto, concorde con gli obiettivi del governo degli Stati Uniti per generare un cambiamento di regime nella nazione sud-americana, ha concluso la missiva.
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