Dalle sue mani, lo storiografo di questa città, Eusebio Leal, ha ricevuto ieri il Premio Annuale del Gran Teatro de L’Avana, istituzione che dall’anno 2015 porta anche il nome della prima ballerina assoluta cubana.
“Lei ha messo le sue mani nel fuoco quando l’opera non era del tutto compresa”, esclamò Leal in riferimento alla fiducia della Alonso nella Rivoluzione fin dall’inizio.
Secondo lo storiografo, la mitica ballerina è una stella nel firmamento di Cuba e la paragonò con la Torre di Pisa per la sua forza e perseveranza.
A criterio dell’accademico, il premio concesso riconosce come dalle rovine può uscire la bellezza.
La giuria integrata dall’Alonso, Eduardo Heras Leon, Miguel Barnet, Roberto Chorens e Carlos Alberto Cremata, distinse Leal per la sua importante opera come storiografo, l’ingente sforzo che ha realizzato per la restaurazione de L’Avana Vecchia, ed i suoi meriti come educatore e comunicatore sociale.
Inoltre, ha considerato i profondi vincoli del professionista col teatro, riaperto il 1° gennaio 2016, dopo una profonda riparazione.
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