venerdì 26 Luglio 2024
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Una vittoria della diplomazia cubana

La diplomazia cubana ha conseguito un’importante vittoria in dicembre del 2016 con la firma di un Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione con l’Unione Europea (UE) e la fine della cosiddetta Posizione Comune del blocco regionale.

Le autorità dell’isola affermano che il convegno per la prima volta permetterà che i rapporti tra le parti si sostentino su basi reciproche, rispettose e vantaggiose per lo sviluppo del dialogo, della cooperazione e del commercio, però la strada per raggiungere questo stato dei nessi non è stata breve né è stata libera di difficoltà.

L’Unione Europea ci ha messo 20 anni per eliminare la sua Posizione Comune verso Cuba, adottata nel 1996 e considerata dalla nazione caraibica come un’ingerenza che ha messo degli ostacoli nei rapporti con il blocco ed è stata sottomessa agli interessi degli Stati Uniti, la cui ostilità verso la maggiore delle Antille è durata più di mezzo secolo.
 
In dicembre del 1996 l’allora Presidente del Governo spagnolo, Jose Maria Aznar, ha promosso la citata postura nel seno dell’UE e i suo sforzi hanno prosperato, perciò poco dopo il Consiglio Europeo (CE) ha approvato l’iniziativa.

In generale, la Posizione Comune è stata una politica d’imposizione di condizioni che esigeva a Cuba certe concessioni a cambio di poter ricevere aiuto dal blocco comunitario e partecipare nei suoi programmi di cooperazione.

Questa postura nei confronti dell’isola si è indurita nel 2003 con delle misure punitive come la limitazione delle visite governative bilaterali d’alto livello, la riduzione della partecipazione degli Stati membri dell’UE nelle attività culturali e l’invito alle celebrazioni di feste nazionali a individui marcati nell’isola per fomentare il sovvertimento interno. Come risposta il Ministero cubano delle Relazioni Estere (MINREX) ha condannato questo atteggiamento del blocco europeo e lo ha considerato ipocrita ed opportunista. Sempre in quell’anno la nazione caraibica ha rinunciato alla cooperazione ufficiale dell’UE.

Secondo i funzionari del MNREX, la tenacità e la fermezza dei principi sono stati più forti della capricciosa intenzione di costringere il paese a rinunciare al modello economico e sociale creato nel 1959 con il trionfo della Rivoluzione cubana, cosa su cui insistono le successive amministrazioni statunitensi e i loro principali soci in Europa.                                                                                            

Così nel 2008 la Posizione Comune è stata superata di facto, come lo ha evidenziato l’evoluzione positiva dei vincoli dell’UE e dei suoi membri con Cuba, ha spiegato previamente alla firma del citato Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione il vice cancelliere della nazione delle Antille Abelardo Moreno.

Il Ministro cubano delle Relazioni Estere, Bruno Rodriguez ha dichiarato nel giugno del 2010 che sarebbe stato possibile un nuovo tipo di rapporti con l’Unione Europea se superava la Posizione Comune, sempre che le negoziazioni fossero sulla base dell’uguaglianza e senza pressione di nessun tipo. L’anno successivo, Rodriguez si è riunito con l’allora alta rappresentante per gli Affari Stranieri e la Politica di Sicurezza dell’UE, Catherine Ashton, e in quella conversazione si è espressa la volontà di andare avanti verso il raggiungimento di un accordo per i rapporti bilaterali mutuamente accettabili.

Il cancelliere cubano ha fatto enfasi in che la normalizzazione dei rapporti dipenderebbe dall’eliminazione, da parte del blocco, degli ostacoli esistenti e dalla verifica della sua disponibilità di andare avanti con questo proposito sulle basi reciproche e senza condizioni né discriminazioni.

Ha anche sottolineato altri aspetti come sono il pieno rispetto dell’uguaglianza sovrana degli Stati, del marco giuridico e dell’ordinamento istituzionale delle parti e della difesa del principio di non ingerenza negli affari interni.

Così nel 2004 è cominciato il processo che ha portato l’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione tra Cuba e l’UE. In quel periodo si sono realizzati incontri e conversazioni e si sono trattati molti temi d’interesse delle parti, inclusi quelli che comprendono le maggiori divergenze.

Durante quasi due anni i gruppi di negoziazioni hanno scambiato opinioni fino a quando nel 2016 si è raggiunto l’accordo e sono cominciate le consulenze. In questa fase sono state presentate centinaia di proposte, secondo  il MINREX.

 

In settembre, l’attuale capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, ha chiesto al Consiglio Europeo di pronunciarsi e di eliminare la Posizione Comune, ciò che è stato approvato dall’Esecutivo del blocco comunitario il 6 dicembre.

Sei giorni più tardi, a Bruxelles, Rodriguez, Mogherini e i rappresentanti dei 28 paesi che integrano l’Unione Europea, hanno firmato il convegno indirizzato a normalizzare i rapporti tra le parti, ciò che ha messo fine formalmente alla postura  dell’Unione Europea rispetto a Cuba, mantenuta durante vent’anni.

Ora l’accordo deve essere ratificato dal Parlamento Europeo e dai poteri legislativi degli stati membri, anche se la maggior parte del testo viene già applicata in maniera provvisionale.

Così, come afferma il cancelliere Rodriguez, Cuba scommette  per lo sviluppo dei rapporti internazionali basati sul rispetto. Questo sarà l’atteggiamento di Cuba rispetto alle altre nazioni, e alla volta spera di essere trattata nello stesso modo, ha sottolineato.

Questi principi, ha detto a Bruxelles, sono raccolti nella dichiarazione realizzata nel 2004 a L’Avana, durante la Riunione della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, in cui la regione è stata proclamata come zona di pace.

 

 Luis Antonio Gomez, giornalista della Redazione Nazionale di Prensa Latina

 

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