venerdì 26 Luglio 2024
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Giustizia venezuelana viete azioni parlamentari contro Maduro

Caracas, 9 gen (Prensa Latina) La Corte Suprema di Giustizia (CSG) reiterò oggi che l'attuale Parlamento non ha facoltà per destituire il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, legittimamente eletto dalla maggioranza popolare. 

 
Mediante un comunicato ufficiale, l’organismo invocò la sentenza numero 948 della Sala Costituzionale del 15 novembre 2016 che proibisce ai deputati convocare e realizzare atti che alterino l’ordine, istigazioni contro l’autorità ed i poteri pubblici, come altre attuazioni al margine dei diritti costituzionali. 
 
“Negli ultimi giorni alcuni portavoci hanno segnalato pubblicamente la possibilità di dichiarare per accordo della maggioranza dell’Assemblea Nazionale, il supposto abbandono dell’incarico del mandatario nazionale che si trova in esercizio delle sue attribuzioni costituzionali”, ha sentenziato la CSG. 
 
Inoltre l’organismo reiterò l’appello ad utilizzare il dialogo come strumento per dirimere le differenze nel piano politico. 
 
Risaltò anche la necessità delle conversazioni tra il governo e l’opposizione per compiere i doveri e fini costituzionali, in onore di garantire la costruzione di una società giusta ed amante della pace, e di procurare la promozione della prosperità e del benessere del popolo. 
 
Nel 2016, l’Assemblea Nazionale -di maggioranza oppositrice e diretta da Henry Ramos Allup – scommise su un giudizio politico contro il capo di Stato, procedimento che non è presente nella Magna Carta. 
 
Giovedì scorso fu fatto giurare come nuovo presidente del Parlamento il deputato del partito Prima Giustizia, Julio Borges, che riprese l’agenda golpista del suo predecessore e perfino sollecitò all’Armata Bolivariana di ignorare il governo di Maduro. 
 
Ig/bhq
 

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