In una missiva inviata a Trinidad, le FARC affermano: “Nutrivamo la speranza che all’ultimo momento del suo mandato il presidente statunitense dimostrasse un gesto di benevolenza verso di te e verso di noi, che abbiamo dato tante prove della nostra vocazione di pace”.
“Sentiamo come un affronto diretto la tua esclusione, anche tu meritavi l’indulto e negarlo dimostra un’avversione speciale.
Nella lettera a Simon Trinidad le FARC-EP ricordano che dalla prima riunione per approvare l’Agenda de L’Avana (dei dialoghi di pace), la direzione di detta organizzazione incluse il suo nome nella lista di portavoci plenipotenziari nel tavolo delle conversazioni.
Varie volte esponiamo il tema a Santos, personalità di tutto il mondo, rispettabili organizzazioni, entità ed un senza numero di persone con maggiore o minore influenza e relazioni si stavano muovendo al nostro sollecito affinché tu potessi ricevere la meritata libertà; apparentemente tanto sforzo risultò inutile, aggregò la comunicazione pubblicata dai notiziari locali.
La lettera insiste, inoltre, in che Trinidad fu vittima e capo espiatorio delle menti malate di George Bush ed Alvaro Uribe, che le FARC-EP considerano inventori malintenzionati delle accuse contro Simon e manipolatori della giustizia.
Ig/ap