Per mezzo di un comunicato, anche il G77+Cina ratificò la dichiarazione adottata nel Vertice di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, che condanna “l’imposizione di leggi e regolamenti con impatto extraterritoriale e tutte le altre misure economiche coercitive, includendo le sanzioni unilaterali contro paesi in via di sviluppo”. Inoltre, reiterò il suo appoggio alla sovranità, integrità territoriale ed indipendenza politica della Repubblica Bolivariana del Venezuela e sollecitò a rispettare il diritto internazionale, compresi i principi e propositi della Carta delle Nazioni Unite.
La comunicazione, inoltre, risalta la contribuzione positiva del Venezuela al rinvigorimento della cooperazione Sud-Sud, la solidarietà ed amicizia tra tutti i popoli e nazioni, col fine di promuovere la pace e lo sviluppo.
Il G77+Cina ha espresso la sua solidarietà ed appoggio al Governo venezuelano, colpito da queste misure che non contribuiscono in nessun modo ad un clima di dialogo ed intendimento politico ed economico tra i paesi, osserva il testo divulgato dalla pagina ufficiale del Ministero di Relazioni Estere della nazione sud-americana.
Infine, fa un appello all’amministrazione degli USA a valutare ed ad implementare alternative per il dialogo col Venezuela, in consonanza col principio di rispetto alla sovranità ed all’autodeterminazione dei popoli, ed ad abrogare l’Ordine Esecutivo.
Il passato 13 gennaio, una settimana prima di finire il suo mandato, Obama rinnovò l’Ordine Esecutivo che firmò nel 2015, che dichiara “un’emergenza nazionale rispetto alla minaccia straordinaria ed inusuale che rappresenta la situazione del Venezuela per la sicurezza nazionale e la politica estera degli USA”.
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