Questa rappresentazione difese il crimine di guerra commesso dall’organizzazione dell’ex Fronte al-Nusra nella località di Ain al-Fiyeh la cui fonte di acqua dolce è stata avvelenata e l’impianto minata in zone vicine alla capitale siriana, ha detto Al Jaafari.
“La mancanza di professionismo della delegazione dei gruppi armati e la sua cattiva gestione da parte dei suoi addetti ha per obiettivo di far fallire la riunione di Astanà e scoraggiare gli sforzi per aiutare il popolo siriano a superare questa calamità”, precisò.
Al-Jaafari puntualizzò che, nonostante questo “non faremo parte di nessuno scenario che pretenda frustrare la presente riunione, nella quale le delegazioni del Governo siriano ed i gruppi esponenti dell’opposizione non si sono ancora visti in faccia”, precisarono le informazioni.
Le notizie locali segnalarono che il capo della delegazione del Governo siriano reiterò che gli esponenti dell’opposizione presenti nella riunione “non esercitano il loro lavoro d’accordo a quanto pattuito dai paesi che propiziarono l’incontro, tra questi Turchia, che è uno dei paesi che li appoggiano.
Siria, disse Al Jaafari, sottolinea la necessità di consolidare la sospensione delle ostilità e separare i gruppi armati dall’opposizione delle organizzazioni terroristiche come l’Isis ed il Fronte per la Conquista del Levante, in altri tempi Al Nusra, come chiudere la frontiera con la Turchia ed ostacolare il flusso di terroristi e cessare il loro finanziamento.
Nelle conversazioni che devono prolungarsi fino a domani, sono presenti come mediatori Russia, Iran e Turchia, più le delegazioni di una decina di gruppi di esponenti dell’opposizione e la rappresentazione ufficiale del Governo siriano.
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