Più di cinque mila persone hanno partecipato alla manifestazione con magliette nere, croci e cartelli per chiedere la sospensione di questi spettacoli nella capitale colombiana, dove succederono violenti confronti tra militari addetti di custodire il luogo ed i manifestanti, in maggioranza giovani.
Mentre la Polizia giustifica l’attuazione dello Squadrone Mobile Antisommossa (Esmad) con l’argomento che alcuni manifestanti volevano causare disordini, organizzatori della mobilitazione assicurarono che si trattò di una dimostrazione pacifica nella quale poterono infiltrarsi alcuni individui esterni per aggredire i militari.
La cosa certa è che la via centrale Settima rimase paralizzata per la moltitudine che si riunì nelle vicinanze della Santamaria gridando slogan contro i seguaci della corrida che tacciarono di assassini.
Stiamo qui per respingere il ritorno delle corride dei tori alla nostra città, anticipiamo azioni cittadine e legali col fine di promuovere l’abolizione della tauromachia nel paese, siamo permanentemente mobilitati, commentò a Prensa Latina Camilo Pinto, uno dei manifestanti che arrivò sul luogo con un altoparlante.
È una tradizione, ma nessuna tradizione crudele può perdurare nel tempo per ragioni etiche che citano rispetto per l’altro, ha concluso Pinto.
Ig/ap