venerdì 26 Luglio 2024
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Continua il malessere in Argentina per decreto sui giorni festivi

Buenos Aires, 27 gen (Prensa Latina) Il decreto di Necessità ed Urgenza sui giorni festivi nazionali e giorni non lavorativi firmato dal presidente Mauricio Macri questa settimana, continua oggi a generare malessere tra organizzazioni argentine dei diritti umani e persone in generale. 

 
Sotto l’etichetta #El24NoSeToca che si convertì in tendenza in twitter, centinaia di cibernauti criticarono duramente questo nuovo decreto Esecutivo che rende movibili date molto sensibili come quella del 24 marzo, Giorno Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia, e quella del 2 aprile, Giorno del Veterano e dei Caduti nella Guerra delle Malvine. 
 
Da organizzazioni come Nonne di Piazza di Maggio, Madri di Piazza di Maggio-linea Fondatrice, Familiari degli Scomparsi e Detenuti per Ragioni Politiche, gruppi politici e sociali, difendono questi giorni festivi come inamovibili. 
 
“Il 24 marzo ed il 2 aprile fanno parte di un’esperienza collettiva che non possiamo dimenticare, devono essere inamovibili”, scrisse in twitter l’ex presidenta Cristina Fernandez, che aggiunse che “la decisione di cambiare le date è un oltraggio ed un’ingiustizia dolorosa”. 
 
L’intendente di San Martin (provincia di Buenos Aires), Gabriel Katopodis, assicurò oggi all’emittente Radio 10 che faranno una forte campagna affinché tutti i dirittori comunali del paese dichiarino festivo il 24 di marzo, nonostante il decreto presidenziale. 
 
Con la norma firmata da Macri, il Giorno Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia si trasferisce questo anno per lunedì 27. 
 
Ig/may 

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