In dichiarazioni a RCN La Radio il comandante ribelle affermò che questo stesso giorno dovranno essere condonati due combattenti dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), e che il sabato il governo liberò e nominò due gestori di pace sollecitati dalla guerriglia.
Il prossimo 7 febbraio cominceranno nella capitale ecuadoriana gli incontri delle conversazioni ufficiali tra rappresentanti governativi e del movimento, alla ricerca di quello che analisti e politici hanno chiamato una pace completa per Colombia.
Secondo Beltran, parallelamente alle discussioni formali tra le due squadre, si svolgerà un tavolo umanitario dove si proporranno soluzioni per il tema dei sequestri realizzati da questa organizzazione ed altri temi che costituiscono preoccupazione da parte degli insorti, come la persecuzione per ragioni politiche.
Interrogato sulla questione, Beltran manifestò che questo gruppo -meno numeroso delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) pero altrettanto attivo da più di 50 anni – ha la volontà di abbandonare le pratiche come i sequestri dei cittadini.
Il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, condizionò l’inizio delle negoziazioni con l’ELN alla liberazione di Sanchez.
“L’agilità delle conversazioni dipenderà dalla capacità che abbiamo per scegliere una formula vitale capace di garantire un ampio dibattito”, espresse a Prensa Latina il ricercatore e giornalista Victor de Currea-Lugo.
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