Lavrov considerò positivo il bilancio della conversazione telefonica del passato sabato tra il mandatario russo, Vladimir Putin, e lo statunitense, Donald Trump, la prima dall’arrivo del miliardario alla Casa Bianca.
Lo scambio telefonico ebbe un bilancio positivo, tanto dal punto di visto politico che di quello umano, considerò il capo della diplomazia russa.
Entrambi gli statisti abbordarono vari temi bilaterali e dell’agenda internazionale, a partire dalla difesa degli interessi di ogni nazione, chiarì il titolare di Relazioni Estere.
Sarà necessario, mirò il cancelliere, aspettare la formazione del nuovo dipartimento di Stato -nel quale rinunciarono i suoi principali specialisti – per potere passare in seguito ad un incontro tra esperti dei due paesi.
I prossimi incontri dimostreranno se la coincidenza di interessi tra i due Stati può essere materializzata in azioni concrete per creare meccanismi di soluzione a problemi comuni, assicurò Lavrov.
Nella conversazione telefonica, Putin e Trump constatarono la necessità di combattere i terroristi, specialmente, i radicali islamici, un terreno nel quale considerarono le parti possono lavorare di insieme.
La conversazione telefonica dei due dirigenti si produce poco prima che Trump emettesse polemiche disposizioni per limitare l’entrata degli stranieri negli Stati Uniti.
Il miliardario affronta ora manifestazioni contro la proibizione indefinita del trasferimento al paese settentrionale di rifugiati siriani e di sospendere in forma temporanea l’entrata di cittadini dell’Iran, Iraq, Sudan, Somalia e Yemen.
Ig/to