venerdì 26 Luglio 2024
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Perez Esquivel critica decreto migratorio di Macri

Buenos Aires, 6 feb (Prensa Latina) Il premio Nobel della Pace Adolfo Perez Esquivel criticò oggi il nuovo decreto migratorio spinto dal governo argentino e la postulazione di Carlos de Casas per un incarico nella Commissione Interamericana dei diritti umani. 

 
In dichiarazioni alla stazione radio Futurock, l’attivista e difensore dei diritti umani ha detto che questo paese si formò con immigranti, molto dei nostri antenati, disse, arrivarono da altri paesi e furono quelli che hanno dato senso e vita a quello che oggi è l’Argentina. 
 
“L’Argentina ha più di due milioni di paraguaiani, più di un milione di boliviani che sono i paesi di maggiore affluenza. Controllarli od ostacolare la loro entrata è fare la stessa cosa che fa Trump, è la stessa politica in un altro livello, quello di chiudere la porta ad immigranti per paura”, ha detto l’intellettuale argentino. 
 
Perez Esquivel sostenne che se c’è gente che commette delitti bisogna creare delle regole coi paesi ma, emerse, non si può generalizzare. 
 
In un altro momento del suo dialogo con questa stazione radio il famoso difensore per i diritti umani risaltò che “non è possibile nominare qualcuno che difende i repressori in un incarico per la Commissione Interamericana dei diritti umani”. 
 
“È ingiustificabile sotto ogni punto di vista. Domani si riuniscono gli organismi dei diritti umani per vedere come continuare”, anticipò. 
 
Inoltre, manifestò che “in questo incarico deve starci una persona con una traiettoria nei diritti umani e considerò che il Governo ha una tendenza per minimizzare e demolire passo a passo la politica dei diritti umani”. 
 
L’avvocato Carlos de Casas, postulato per questo incarico, difese pubblicamente il repressore che integrava la VIII Brigata di Fanteria di Montaña, Enrique Blas Gomez, accusato di propiziare sequestri e torture. 
 
Ig/may

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