In un altro tweet, il mandatario andino aggregò che si è anche ottenuta la crescita economica, “grazie alla lotta del popolo boliviano”.
Attualmente, la Costituzione Politica dello Stato vigente si è ottenuta da una Assemblea Costituente che fu formata da 255 membri dell’assemblea e custodita da minatori, indigeni e contadini.
Allora la presidentessa di questo organo dello stato, Silvia Lazarte, disse: ora Bolivia è per tutti i boliviani.
Il primo articolo promosso stabilisce che Bolivia è uno “Stato unitario sociale di diritto plurinazionale comunitario, libero, autonomo e decentrato, indipendente, sovrano, democratico ed interculturale.
Inoltre, si fonda sulla pluralità ed il pluralismo politico, economico, giuridico, culturale e linguistico, dentro il processo integratore del paese.
Il testo ha ottenuto l’appoggio di un 61,4%, cioè, più di due milioni 64 mila voti in un referendum celebrato il 25 gennaio 2009.
La Magna Carta-sottolineò Morales in quell’occasione – si ispira alla lotta permanente di liberazione” dai tempi della colonia spagnola.
È impressionante quello che stiamo facendo: della ribellione dei nostri antenati alla rivoluzione democratica e culturale, alla Rifondazione della Bolivia ed alla riconciliazione tra originari millenari ed originari contemporanei, sottolineò il presidente.
Ig/cdg