Nella Scuola Universitaria “San Geronimo”, il visitatore offrì la conferenza “Cuba-Irlanda ed America Latina”, nella quale ha sottolineato l’importanza della collaborazione congiunta di differenti settori della società come l’economia, le scienze, l’industria o lo sport.
“Molte cose uniscono Irlanda e Cuba, l’amore alla patria, la difesa della sua identità, della libertà ed inoltre, fummo colpiti dal colonialismo e conquistiamo la nostra indipendenza di fronte alla dominazione degli imperi”, segnalò Higgins.
“Esempio di questa simpatia tra i nostri popoli, si plasmano in alcune opere del vostro Apostolo, Josè Martì, che durante il suo soggiorno a New York dedicò lì parte del suo tempo allo studio antropologico della comunità irlandese, tra cui si trovavano varie figure rappresentative del movimento indipendentista”, sostenne.
“Celebriamo il lavoro che sviluppano qui con l’applicazione di un nuovo modello economico che permette a questo paese di aprirsi al mondo e fomentare nuove relazioni”, affermò.
In questo senso, richiamò l’attenzione rispetto allo stabilimento della Zona di Sviluppo del Mariel, dove il paese ha posto grandi aspettative per l’appoggio della sua economia.
“Il popolo cubano non deve accontentarsi con un modello di sviluppo predefinito, deve tracciare la sua propria strada, soprattutto ora che affrontiamo un mondo di estrema instabilità nel quale le certezze si sgretolano ed i modelli vacillano. Per questo motivo è necessario unirci e creare altre forme di cooperazione”, ha concluso.
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